Nell’adunanza plenaria svoltasi oggi, 4 maggio, in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso, con voto favorevole e unanime, tre pareri sugli schemi di decreto ministeriale concernenti i primi provvedimenti applicativi previsti dalla legge 99/2022, di riforma degli Istituti tecnici superiori (ITS) che assumono la denominazione di Istituti tecnologici superiori (ITS Academy), diventando parte integrante del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore istituito dalla legge 99 al fine di promuovere l’occupazione, in particolare quella giovanile, di rafforzare le condizioni per lo sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza, in coerenza con i parametri europei.
I tre decreti riguardano
- lo «Statuto delle Fondazioni ITS Academy» e con il relativo “Schema di Statuto“»;
- le «Disposizioni in merito ai criteri e alle modalità per la costituzione e i compensi delle commissioni delle prove di verifica finale delle competenze acquisite da parte di coloro che hanno seguito con profitto i percorsi formativi alle indicazioni generali per la verifica finale delle competenze acquisite e per la relativa certificazione; ai modelli di diploma di specializzazione per le tecnologie applicate e il diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate»
- le «Disposizioni in merito alla costituzione e al funzionamento del Comitato Nazionale ITS Academy, nonché definizione dei criteri e modalità di partecipazione dei rappresentanti delle regioni designati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome».
Nella comune premessa ai tre pareri il CSPI
- sottolinea che “agli ITS Academy è affidato il compito prioritario di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica e potenziare la formazione professionalizzante di tecnici con elevate competenze tecnico-professionali destinati a rispondere alla domanda di lavoro proveniente da aree tecnologiche considerate strategiche per le politiche di sviluppo industriale e tecnologico e di riconversione ecologica”;
- ritiene “indispensabile, per il successo della riforma, che nei provvedimenti attuativi previsti dalla legge sia mantenuta sul sistema una forte regia da parte ministeriale, unitamente alla partecipazione delle parti sociali, alla stabilità dei finanziamenti, alla semplificazione della governance e alla significativa presenza negli organismi delle scuole pubbliche”.
Il CSPI, inoltre
- riguardo il primo decreto (modalità di costituzione delle fondazioni ITS Academy e schema di statuto), ritiene “che debba essere rafforzata la dimensione nazionale e pubblica degli ITS Academy attraverso un maggiore protagonismo delle istituzioni di secondo grado non escludendo la possibilità per il Dirigente Scolastico di assumere il ruolo di Presidente della Fondazione. È altresì auspicabile, a supporto degli indirizzi della programmazione regionale e per l’incontro stabile tra ITS Academy, Enti locali e parti sociali, prevedere anche forme di governance territoriale, per il riconoscimento delle specifiche istanze formative”;
- riguardo il secondo decreto (criteri e modalità per la costituzione e i compensi delle commissioni delle prove di verifica finale delle competenze acquisite; indicazioni generali per detta verifica finale e per la relativa certificazione; modelli di diploma) propone una “maggiore valorizzazione delle competenze specifiche acquisite al termine del percorso attraverso la rimodulazione del punteggio attribuito al colloquio che, unitamente alla prova tecnico-pratica, si ritiene possa fornire alla commissione elementi significativi del livello di acquisizione delle competenze in uscita, segnalando al contempo la necessità, per le allieve e gli allievi con disabilità e/o disturbi specifici di apprendimento, che siano più dettagliatamente definiti misure organizzative, supporti materiali e adeguate modalità di verifica intermedia e finale, nell’ottica dell’effettiva inclusione”;
- riguardo il terzo decreto (costituzione e funzionamento del Comitato Nazionale ITS Academy), ritiene che nel provvedimento “debba essere data continuità e stabilità all’attività di consultazione prevista da parte del Comitato, finalizzata all’acquisizione di elementi sui nuovi fabbisogni di figure professionali di tecnici superiori nel mercato del lavoro mediante la costituzione di gruppi di lavoro paritetici e l’individuazione delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale”.
Il CSPI, infine, ha espresso, in riferimento ai testi dei tre decreti, specifiche richieste di integrazione, soppressione e modifica.