Nell’adunanza plenaria svoltasi ieri, 28 marzo, in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso – voto favorevole a maggioranza, con proprie osservazioni e richieste di modifica dei testi in esame – due pareri favorevoli sull’introduzione della figura del “docente tutor“, rispettivamente sul decreto attuativo e sulla circolare che detta alle scuole le prime indicazioni sull’argomento.
In materia, il CSPI si era pronunciato, lo scorso 20 dicembre, sulle “Linee Guida per l’orientamento” nell’ambito del PNRR.
Per i due pareri di ieri il CSPI ha predisposto analoga premessa nella quale
- si afferma che il decreto («Individuazione dei criteri di ripartizione delle risorse finanziarie finalizzate alla valorizzazione del personale scolastico, con particolare riferimento alle attività di orientamento, di inclusione e di contrasto della dispersione scolastica, ivi comprese quelle volte a definire percorsi personalizzati per gli studenti …») è il primo provvedimento attuativo previsto nelle su indicate “Linee Guida“;
- ricorda che nel proprio parere del 20.12.2022 è riconosciuta l’importanza del ruolo dell’orientamento scolastico, aspetto fondamentale per la crescita culturale e sociale delle studentesse e degli studenti, da collocare strategicamente in un’impostazione sistemica;
- sottolinea che nei provvedimenti in esame si dà attuazione concreta di alcune novità presenti nelle Linee Guida, come l’istituzione del “docente tutor” e del “docente orientatore“;
- evidenzia il limite del decreto che stanzia le risorse finanziarie esclusivamente per le classi del triennio conclusivo della scuola secondaria di secondo grado, dimenticando del tutto la scuola secondaria di primo grado ove l’orientamento rappresenta il momento cruciale e dirimente per una scelta più consapevole del successivo percorso scolastico;
- auspica che sia rafforzato il raccordo tra primo e secondo ciclo di istruzione e formazione, come previsto dal DM 328/22, supportando studenti e famiglie ad una scelta ponderata, tale da valorizzare le potenzialità e i talenti degli studenti e contribuire alla riduzione della dispersione scolastica;
- sottolinea, nel condividere l’importanza di avere docenti formati, come sarebbe opportuno che le attività formative per i “docenti tutor” siano ampliate rispetto alle previste 20 ore. Come sarebbe opportuno sia il coinvolgimento anche delle Università per quelle attività ove è prevista una didattica attiva e laboratoriale sia l’estensione della formazione alla figura del “docente orientatore“;
- suggerisce di puntualizzare ulteriormente nella circolare di accompagnamento che la procedura per l’individuazione dei “docenti tutor/orientatore” da parte del dirigente scolastico avvenga sulla base di criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti, tenendo conto della volontarietà espressa dagli interessati;
- auspica – nel rilevare come il requisito dei 5 anni sia limitato solo al servizio di ruolo – l’estensione di tale requisito anche agli anni di servizio non di ruolo, ciò al fine di ampliare la platea dei possibili destinatari;
- evidenzia la necessità – al fine di offrire un’attività di orientamento realmente efficace allo scopo – di diminuire il raggruppamento di studenti in modo tale che la funzione del “docente tutor” coincida almeno con il gruppo classe;
- suggerisce – vista la portata delle innovazioni proposte – di avviare un’azione di monitoraggio al fine di verificare e risolvere le problematiche eventualmente insorte nel primo anno di applicazione.
Il CSPI, oltre a quanto proposto in premessa, esprime specifiche richieste di integrazione e modifica nell’articolato del decreto e nel testo della circolare.